Numismatica

Un 30 ducati “gigliato” del 1845

a cura di Francesco Di Rauso

È noto oramai a tutti che la monetazione di Ferdinando II di Borbone è vastissima e che esistono un’infinità di varianti.

Potremmo parlare della punteggiatura delle leggende, delle varie composizioni degli stemmi o dell’acconciatura del Re, ma in questo articolo parleremo di un'inedita variante riguardante un raro esemplare da 30 ducati datato 1845 (coniato in oro quasi puro); variante questa di grande interesse numismatico.

30 ducati in oro del 1845, regnante Ferdinando II di Borbone. Clicca sull'immagine per ingrandire

L’esemplare qui illustrato si presenta con i fondi a specchio e proviene dall’asta F.lli Santamaria del 1963, collezione Bizzarri, lotto 726.

Coloro che estesero il catalogo non si resero conto che sulla guancia di Ferdinando II vi erano 3 gigli borbonici, (N.B. il particolare riportato nella figura successiva), questi ultimi non sono delle volgari contromarche impresse da coniatori o da rivoluzionari napoletani, bensì, dallo stesso incisore del conio.

A questo punto non posso dire se esistono altri esemplari riportanti questa particolarità, visto che sfogliando vari cataloghi d’asta e listini di vendita non ho notato niente del genere, fatto sta che l’esemplare qui illustrato potrebbe essere l’unico 30 ducati con questa variante.

I gigli borbonici su di una moneta del genere possono considerarsi parte di un mistero difficilmente risolvibile e, considerando che non c’è nessuna ragione, di natura politica, religiosa o propagandistica, da indurre un incisore a fare una, possiamo dedurre che forse quest’ultimo si sia voluto divertire facendo qualcosa di diverso e rendere felice in questo modo qualche futuro collezionista.

Come già accennato precedentemente, i tre gigli sono situati sulla guancia del sovrano e sono in posizione diagonale, predisposti in una posizione tale da formare un triangolo, il primo è visibilissimo ed è vicino alla barba delle basette, il secondo si trova alla sua sinistra ed è mimetizzato nella barba del Re, il terzo invece si trova più in giù con l’estremità inferiore attaccata al labbro.


Articolo pubblicato nel Marzo 2001


Pubblicazione on-line del Maggio 2008

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